Domenica 13 ottobre 2013, un sole fantastico ha accolto quasi 500 persone in visita alla Torraccia. Cittadini di ogni età, gruppi sportivi come “Amicinbici Fiab” e “Nordic Walking Ravenna”, rappresentanti dell’Amministrazione comunale e di quella provinciale, sono intervenuti alla manifestazione organizzata a cura del Multicentro CEAS Ravenna-Agenda 21 del Comune di Ravenna. La giornata, una tappa del progetto “La Torraccia: un bene comune da tutelare e difendere” di cui l’Associazione Classe Archeologia rappresenta il motore di avvio, si è inserita nella campagna ”Città Civili dell’Emilia Romagna” sollecitata dalla Region
e Emilia Romagna e supportata dall’Amministrazione comunale..E’ stato sicuramente raggiunto uno degli obiettivi che tutti i sostenitori e attori del progetto si proponevano; far conoscere a tanti l’antica torre costiera e la sua storia, ma soprattutto cominciare ad affrontare il tema di un suo possibile recupero conservativo. La storia della Torraccia, del territorio su cui insiste, del progetto che la vede protagonista e di coloro che si sono attivati per salvarla, è stata affidata ad un folder-portfolio distribuito ai cittadini intervenuti, che rappresenta e illustra, anche grazie ai disegni di Giovanni Errani espressamente dedicati al progetto, le preziose caratteristiche di questo lembo di periferia ravennate e ne evoca le tante suggestioni ispirate dall’intreccio tra arte, storia, natura, narrativa oltre ai vivi sentimenti derivanti da esperienze personali e professionali. L’Associazione Classe Archeologia e Cultura ringrazia tutti coloro che hanno collaborato all’allestimento della mostra “Da selva antica a divina foresta, la pineta di Classe”, esposta nell’aia dell’azienda agricola e il Comitato Cittadino di Classe per il sostegno e la consueta disponibilità. Un particolare ringraziamento a Luana Gasparini che, con il grande impegno profuso, ha fortemente sostenuto la realizzazione del folder-portfolio, organizzato gli attori del progetto e la regia della giornata dedicata alla Torraccia.
